I pensierini : il pub story ed il valore del ricordo
Eccomi a voi per il primo dei pensierini del mese. Seduto sul mio letto, con il portatile di fronte a me ho deciso di affrontare un tema credo a molti caro e cmq ricorrente nella mia passata settimana: il tema del ricordo
Ma partiamo dalla fine: la scorsa settimana e precisamente sabato scorso è avvenuto il ritrovamento del pub story ad opera inconsapevole per lo più mia. In realtà il vero merito lo ha trovac’è! ingiustamente bistrattato dai suoi detrattori (GABRIELE! DETRATTORI VUOL DIRE COLORO CHE CRITICANO IN MODO PEGGIORATIVO QUALCOSA, nel tuo caso il qualcosa è il trovac’è!). Proprio trovac’è! ci ha indirizzato in un posto all’apparenza lontano, la qual cosa, come al solito ha suscitato seri dubbi di attendibilità relativi al locale … se non altro questa esperienza ci spingerà la prossima volta a pensarci due volte prima di scartare a priori i pub che non si trovano entro il raccordo!.
Viaggio lunghissimo, dunque. Pulcino, ahimè assente. Tre macchine ed un uscita che poteva concludersi con la mia lapidazione pubblica … ed invece…troviamo questo luogo, sempre sulla strada per Frosinone, lontano eppure così familiare, non solo nella via in cui si trova, stretta a due corsie, coi palazzi e alberi bui sui lati (quella non assomiglia tanto a via casperina???!!!), ma anche nelle fattezze del locale, stile western in legno con le lucette gialle fuori. Si chiama ColoradoPub, ma per noi sarà il Pub Story 2. La vera scoperta è stata quella della gestione, praticamente la stessa del pub story e soprattutto abbiamo ritrovato a cantare la “cicciona” (non me ne voglia, è bravissima) orfana del duo lesbico che infuocava le notti del pub story con struggenti vocalizzi alla Giorgia, penetranti ruggiti alla Anastacia e inusuali interpretazioni di classici nostalgici quali Renga, Il Turuturu (o quello che è) e tutto il repertorio che AlessandroB conosce come il vangelo.
In pratica abbiamo recuperato il pub story in un altro posto e già si preannunciano MOLTE, MOLTE SERATE all’insegna della pub story mania… scommetto già che sarà la location del prossimo compleanno (a chi tocca stavolta??).
Mentre stavamo al tavolo, mi giunsero dapprima alla mente situazioni presenti :un furto dell’ennesimo menù, una cassa assordante di fronte ad Anna, una cameriera svampita che ci aveva dimenticato, l’euforia generale per il posto nuovo, la maglietta finta fica di Gabri al sapore di varechina, il silenzio imperscrutabile di Giorgio, un bacio sfuggente di Massi a Vero…
Poi mentre guardavo nei televisori vagamente familiari (li hanno strappati al pub story???), mi vennero in testa immagini del passato, quando gli stessi televisori raccontavano lo stesso karaoke che aveva riempito tanti compleanni, tante serate all’insegna del “Dove si va oggi che non c’è nessuna idea??’al pub story!!!”.
Mi venne in mente quando poggiavamo i gomiti su un altro tavolo, uno di legno scuro, non troppo alto, ed altri gomiti si agitavano vicini ai nostri, altre voci, altre risate riempivano l’aria, quando molti di noi erano diversi, non facevano i lavori che fanno oggi, o erano più liberi di vivere il loro tempo libero, o non si chiedevano che ne sarebbe stato del loro futuro o non pensavano che certe cose del loro attuale presente avrebbero potuto cambiare così… irrimediabilmente.
Per carità le mie parole sembrano NOSTALGICHE, ma attenzione, la parola giusta è RIMEMBRATIVE… Si pensa COMUNEMENTE che la nostalgia sia sempre nostalgia di qualcosa in positivo, ma mai in negativo, perciò preferisco rimembrative come aggettivo perché NON INTENDO AFFATTO FARE UN DISCORSO DI PASSATO-PRESENTE BASATO SUL antagonismo BELLO-BRUTTO o meglio-peggio, sarebbe ingiusto soprattutto nei confronti delle nuove anime di questo gruppo.
Bensì faccio solo un discorso su quanto le cose possono essere DIVERSE anche se passa un breve lasso di tempo, come quello che ci ha diviso dal pub story.
Quando ti capita di andare in un posto come il Colorado, che tanto ne ricorda un altro, eppure è DIVERSO, ti viene un po’ da pensare. E così mi è capitato in realtà di riflettere assai brevemente allora (e poi nei giorni successivi più intensamente) a quanto il ricordo faccia parte di noi più della realtà.
Il ricordo è ovunque. Pervade le nostre parole, le nostre emozioni, e condiziona il futuro. A volte prende le sembianze di una persona, altre quella di una certa situazione in cui si viveva, altre volte ancora il ricordo si riferisce all’esperienza che si ha della realtà, e a volte il ricordo si concretizza in una massima, una lezione che non devi dimenticare.
Ma pochi colgono questo aspetto del ricordo!
Molti invece non se ne liberano mai e spesso questo modo di fare condiziona la loro vita per sempre, perché tutto, tutto deve confrontarsi con qualcos’altro per essere apprezzato, cose, persone,animali, locali .
Prendiamo il Colorado: è stato apprezzato soprattutto perché ricorda il Pub story. E ne abbiamo parlato tutta la sera come il nuovo pub story. Questo mi ha sorpreso perché senza accorgercene abbiamo dato un valore al passato più forte del presente.
Ed allora mi chiedo
SE ANCHE VOI COME ME
Non avete pensato per un attimo
Che la nostalgia per quel posto
Non nasconda,
Sottesa,
Una nostalgia per il passato?
O forse si tratta solo di una semplice rimembranza neutra?
La risp può apparire oziosa ma non lo è, perché rispondere ci aiuta in realtà a capire come viviamo il presente. Come lo viviamo? Come l’evoluzione di una nostalgia o di una rimembranza? Credo di sapere che molti di voi lo vivono come una nostalgia di cose passate che non ci sono più.
Io invece lo vivo come una rimembranza, un SEGNO EVIDENTE DELLA TRISTEZZA DELLO SCORRERE DEL TEMPO. Così forte… Eraclito azzeccava quando esclamava “panta rei!”, ma quanto scorre forte il tempo!,qualcuno ci fa mai caso? NO… SOLO QUANDO CAPITA DI ANDARE IN UN POSTO COME IL COLORADO.
Nessuno LO sente , il battito del tempo, quanto pulsa come un cuore che non si ferma mai, comeun fiume che trascina via i ciottoli dell’esistenza, forse in modo così tanto impetuoso che la nostra testa ha bisogno della Nostalgia come mezzo per non perdere di vista il passato, quasi come una barchetta con cui spingersi contro corrente. Una risalita destinata alla sconfitta, una risalita inutile. Il tempo scorre in una sola direzione.
Vivere il passato con nostalgia può però essere anche bello, certo, ma rischia di non farci guardare mai avanti, rischia di rendere taluni di noi troppo attenti a guardare all’indietro, senza accorgersi dei paesaggi che si ha davanti, che appunto SONO DIVERSI.
Mentre invece chi guarda al passato con semplice rimembranza, privo di giudizi, SA COGLIERE IL DIVERSO CHE CONNOTA IL FLUIRE DI TUTTO, E ACCOGLIE LA DIVERSITà, come strada CHE BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI PERCORRERE.
Eppure nel corso della settimana precedente, mi ero soffermato in altro modo a parlare del ricordo. Perché mi sono posto io nel passato e mi sono chiesto QUANTO di me resterà nel futuro, QUANTO DI ME CI SARà NEL FUTURO, forse nulla… ed allora cosa ricorderò di me? Quali aspetti resteranno dentro di me per sempre e QUALI SENSAZIONI LASCERò nel cuore di altri?. Puoi incontrare tante persone nella tua vita. La maggior parte le conosci di vista, diverse le hai conosciute per qualche tempo e poi non più, altre hai deciso di non vederle per un po’, altre le hai abbandonate per sempre, altre le hai conosciute per una sera e sono rimaste, mentre altre ancora sono state solo la conoscenza di una sera E NIENTE DI PIù. MA COSA RESTA DI NOI?
CHE ORMA ABBIAMO LASCIATO SUL TAVOLO DI LEGNO DEL PUB STORY?, CHE COSA ABBIAMO COMUNICATO AD UN INTERLOCUTORE OCCASIONALE, O A QUALCUNO CHE NON VEDIAMO Più PER NOSTRA SCELTA O PER SCELTA DEL DESTINO?
QUANTO ABBIAMO APPRESO DAI NOSTRI ERRORI DI GIOVENTù,? QUANTO DALLA NOSTRA SREGOLATEZZA, CHE CI RENDEVA COSì CIECHI DAL NON ACCORGERCI CHE LE COSE AVREBBERO POTUTO BENISSIMO ANDARE IN MODO DIFFERENTE SE SOLO AVESSIMO AVUTO PIù …CORAGGIO.
Ma poi c’è chi rifugge dal ricordo, perché troppo doloroso. Perché ti fa capire che stavi meglio prima, ma tutto è perduto. Questi sono quelli che, in quella barchetta, remano remano in avanti con così tanta foga da rovesciare la barchetta stessa. I loro errori li seguono per sempre, vivono troppo nel disperato tentativo di cogliere la diversità del divenire e non si concentrano sull’ATTUALITà DELLE SITUAZIONI, la quale ci pensa da sola a diversificarsi, senza bisogno di interferenze!
Forse il discorso vi avrà annoiato e forse non sono riuscito a spiegarmi bene come vorrei. Però riflettete sul valore del ricordo e su come volete vivere il passato…. Vi consiglio la rimembranza… è ora per me di dormire. Poggiano la testa sul cuscino, poco prima di spegnere la luce, darò un rapido sguardo ai tanti cartoncini colorati dei pub in cui sono stato, tutti là appiccicati sopra lo scaffale..
Il ricordo riempie i miei occhi, dunque, fino a poco prima di chiuderli.