Era tanto tempo che le cene desparate non assumevano un’aria così divertita e spensierata. La cena dello scorso mercoledì ha confermato che lo spirito Desparate non è mai morto e quando si manifesta lo fa, legando tante persone, le più diverse possibili nello sforzo quantomeno di cucinarsi qualcosa di decente.
E così sono stato io a lanciare l’idea della cena americana, tutta a base di hot dog e wrustel, con senape, maionese (trovata per la gioia di andy) e ketchup per la gioia di tutti, patatine, cotte amorevolmente dal Kirurg e Vic, mentre io, puffy e Manu, ormai Desparate storiche assistiamo all’allargamento di questo gruppo a persone che portano stimoli sempre più felici.
Brindo contento con Alf, sperando che tutto vada bene come ci confidano le Carte, mi chiedo se Rob non verrà trascinato via dall’erasmus, se Manu troverà la persona giusta, e intanto sorseggio quell’aperitivo rosso, che in quel bicchiere dal calice allargato, sà tanto di Cosmopolitan, lo stesso che bevevo qualche anno fa quando la mia vita era diversa, senza la mia nuova casa e senza un rapporto così forte che mi lega ai presenti tutti.
A seguito della frutta, da me realizzata in un bel piatto di melone e pere, Alfredo e Puffy ci hanno omaggiato di un’ottima Viennetta finita ovviamente nel giro di pochi minuti, cui è seguita la tradizionale puntata di Desparate in Tv. Io e Manu attentissimi, meno Rob e Kirurg che avevano già visto le puntate scaricate in internet. Vic sonnecchia sul divano silenzioso, ha fatto tanto per la serata, e col tempo ha capito lo stile desparate!
Così pensavo, oltre al fatto che, però mi mancano quelle serate, quando, liberi dallo scaricaggio selvaggio delle puntate, assistevamo tutti alla puntata successiva in attesa di sapere, cosa avrebbero fatto quelle eroine in cui ci ritrovavamo simili. Crescendo, quest’attesa non c’è più: le serate Desparate vedono sempre presente una puntata di Desparate Housewifes, anche se registrata su Mysky (come ci siamo evoluti!) ma la reale puntata è quella della vita che va in scena ogni settimana, dove ognuno, coi propri drammi, le proprie gioie, le proprie attese e speranze, e qualche assenza inevitabile contribuisce alla realizzazione di una cena dove il cibo è solo il collante e dove al posto della senape è l’amicizia e la confidenza a condire le portate che si prospettano alle nostre tanto diverse vite.
E non importa quindi quanto le nostre vite hanno discordato da una realtà telefilmica che ci vedeva uniti benchè diversi, ora siamo più grandi, abbiamo lasciato indietro tante persone e siamo rimasti a galla noi, seduti ad un tavolo a chiederci cosa ci aspetta, quale piatto esotico o particolare e soprattutto quale nuova sfida per tutti noi.