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Estate 2013: quel viaggio dentro Me

L’estate volge al termine. Me ne sto qui, in questa ultima settimana di ferie, lontano dal mio lavoro da redattore, ma la voglia di penna non perdona,e la nostalgia per le vacanze si fa già sentire.

Tonio-Porto CesareoInesorabile come un’onda che cancella le impronte che hai fatto sulla sabbia. E così, con un bel thé freddo al mio fianco ripercorro brevemente alcuni istanti di queste due settimane intense. E devo ammettere che queste vacanze pur nella loro semplicità (una settimana in salento, un’altra organizzata all’ultimo a Tortoreto) hanno racchiuso il vero senso dell’Estate, un senso che mi sfuggiva da diversi anni: ovvero sì un momento di allontanamento generale dal lavoro, ma anche un riavvicinamento a persone, a serate vagamente improvvisate, a schiamazzi per i ristoranti, ad inesorabili passeggiate per bancarelle, che forse da qualche anno mi erano un po’ mancate.

comple2013Rivabella 2013Cominciamo dal Salento. Biagio Antonacci  in Non vivo più senza te (che sto ascoltando ora, e fa tanto estate) dice il vero: chi fa un viaggio in salento “fa un viaggio dentro se” e questo perché il Salento raccoglie diverse suggestioni, tutte diverse e ti fanno un po’ pensare a come vivi la tua vita,a che genere di spiaggia appartieni.
Personalmente appartengo alla spiaggia sabbiosa della prima mattina, quella di Rivabella, dove eravamo ospiti nella casa della collega e amica Giulia. Due passi a piedi, oltre il cancello, ed eravamo in una delle più belle riviere di Gallipoli, quella di Rivabella. Una mattina da solo, dopo il mio 32esimo compleanno ho reso omaggio a quel me stesso che non ha paura di restare solo con la propria ombra, che affronta da solo un mare solitario, per uscirne fresco e vittorioso, pronto ad iniziare un nuovo anno, in questi 30’s così riflessivi, dannazione!

MaldiveSalento2013E poi, sì in Salento ci sono quelle spiagge paradisiache per gli amanti del MaldiveSalento2013mare a tutti costi come Vic, quelle Maldive del Salento che suggeriscono una condivisione di un paradiso alternativo, affollato e chiassoso, coinvolgente ed inevitabile come il suono di una pizzica a tarda sera. Mi sono seduto sul bagnasciuga ed ho ammirato i castelli di sabbia rovinati dal passaggio della folla, come fosse un simbolo perfetto del divertimento salentino, un andirivieni di risate e caldi schizzi di mare cristallini.

Punta Suina2013Ma i paradisi possono essere anche dei perfetti eremi di vacuità, come le irte dita delle scogliere di Punta della Suina: anfratti selvaggi che al tramonto si colorano di arancione, mentre le ombre si allungano sui pochi spazi sabbiosi come quelli a fianco. E sempre a Punta della Suina rocce e petrisco conducono lo stupefatto spettatore ad un mare d’incanto, in un silenzio quasi inopportuno per un Salento che vive di chiacchiericcio e musica. Nella punta della Suina più nascosta, le strutture più fashion accolgono gay e non solo gay (ma per lo più gay) amanti del silenzio e del relax patinato come Manuelo e Roberto, con lettini Suina2013rigorosamente bianchi e eterei, in un abbraccio soporifero e straniante, un evasione dal reale che Suina-MakòBeach2013si culla in quelle leggerissime onde che raggiungono le grosse pietre squadrate ed immobili, lontane dal chiasso, dalla vita, sospese in una vacuità irreale e così dannatamente provvisoria da desiderare che non finisse mai, che il sole non tramontasse. E’ il guaio della perfetta e bellissima vacuità della Suina, questa sua perfezione quasi paradisiaca, questo suo disincanto addormentato e silente, come un incantesimo sospeso in cui è facile cadere e che ti fa desiderare di restare così lontano da tutto, da amareggiarti alfine già sulla strada del ritorno verso quel Reale tsanto inevitabile, e così disperatamente in cerca della tua attenzione.

Leuca 2013Una menzione per la remota Leuca, una perla incastonata nell’estremità 2013-08-05 20.10.22pugliese, quasi un punto di approdo e ripartenza. La città bianca, col suo porto sfarzoso, il suo acquedotto a gradinate littorie, il faro che illumina oltre, da il senso della terribile finitudine del nostro essere, in quel punto dove i due mari d’italia si incontrano, due tensioni, il finito e l’infinito si sommano, si scontrano e ti chiedi dentro, in cosa posso andare oltre?, quanto il mio senso di lottare si infrangerà con la vita e chi prevarrà, la vita o la mia volontà? Leuca è questo, un bianco palcoscenico di ciò che comincia e che finisce e l’inevitabile passaggio dall’uno all’altro.

PortoCesareoLecce 2013Il viaggio in salento ha poi toccato mete bellissime, la raggiante Porto Cesareo, con le sue spiagge brevi e polverose, mangiate da un mare basso e cristallino e la accecante Lecce. Devo dire che la polverosità di Lecce, vissuta in un 4 agosto assolato ma non caldissimo, mi ha fatto ricredere sulla sua bellezza: l’avevo visitata la sera della Pizzica dell’anno scorso e non ne avevo apprezzato la grandiosità delle strutture, l’apertura del suo anfiteatro, la freschezza dei vicoli del centro. Un piccolo gioiellino, questo è Lecce, ben tenuta, e semideserta (fin troppo per una domenica di inizio agosto), piena di studi di avvocati, (perchè non ho studiato qui! sembra così facile diventare avvocati da queste parti!) e con ottime specialità culinarie locali come la Puccia, divorata in un minuscolo bar nei vicoletti dell’assolato centro.

Napoli2013GalUmbertoI_Napo2013Anche Napoli, raggiunta al termine della vacanza in Salento, per il solo sfizio di mangiare la pizza Di Michele (poi non mangiata..eravamo il tavolo  99 della serata, neanche alle poste avrei atteso tanto!) si è rivelata una sorpresa: me la ricordavo confusa e sinistra, ed invece è quello che si immagina, confusa e vivace, per niente pericolosa come si ci aspetta, (macchina ritrovata integra al parcheggio del Maschio), piena di gente discutibile, questo si (andare in motorino senza casco d’accordo, ma in quattro-madre,padre,figlio e cagnolino-,e sopra i marciapiedi per suonare a casa di una, implica rasentare il pubblico ludibrio). Maestosa e imponente, Napoli ha degli spazi suggestivi e grandiosi come Piazza Plebiscito , altri caratteristici e storici come la Galleria Umberto I (che mi ha lasciato letteralmente senza fiato, e non perché me lo avessero rubato). Insomma una città da rivalutare, anche se immancabilmente c’è quell’elemento gridato e sguaiato che non può non caratterizzare Napoli nel bene e nel male.

Tortoreto2013

E infine la mia vacanza è proseguita a Tortoreto dove io e Vic abbiamoTortoreto2013 trovato un albergo molto economico all’ultimo momento. Mai scelta fu più felice per riprendersi da una settimana intensa e bellissima come quella salentina. Il mare di Tortoreto, affacciato sul placido Adriatico abruzzese, non ha pretese marittime pugliesi, è certamente più decoroso del mare romagnolo o veneto (che dio ci perdoni per quelle fogne), si raggiunge in due ore ed è la Mecca degli sportivi:  bici, roller o runners che tu preferisca, la lunghissima pista ciclabile di Tortoreto, Alba e Giulianova ti aspetterà e sembra infinita come la vita di coloro che la abitano, dei vecchietti sportivissimi (80enni pronti a sciacquarsi in coppia tenendosi per mano o 60enni sui rollerblade sfrecciare più delle poppute ragazzine in cerca di rimorchio facile). Il paese è ideale per una casa al mare, per la gioia degli IMU-lovers ed è raggiungibile in meno tempo di Ostia. Temo che dovrò cominciare seriamente a comprare casa qui per tre ragioni:

1 si mangia da Dio,
2 è l’ideale per svernare con decorosità,
3 si ci rilassa così tanto da pensare di andarci anche fuori stagione, solo per il gusto di staccare la spina per un po’, facendosi una corsetta, o andando in giro con gli amici…

Tortoreto_2013Si Tortoreto3_2013perchè Tortoreto è pieno di amici, e romani!E così io e Vic non siamo stati soli mai! Prima con Roberto, il nostro compagno di avventure in Salento e poi con le sorelle Bonacci, colleghe di Vic, con le quali abbiamo passato 4 giorni di cene, risate, arrosticini a gogò, mangiate di pesce vip, in un clima di terribile lentezza, comunicata praticamente a tutte le strutture turistiche del posto: ore interminabili per avere un’insalata, incapacità di possedere una cosa comune chiamato Menù e forni per pizze incapaci di soddisfare più di 4 richieste per volta…insomma  l’Abruzzo è bello ed appetibile ma ancora non pronto per il turismo di massa, anche se…svegliamoci insomma!!! le strutture ci sono, è la voglia di usarle che manca!

SuinaTramontoInsomma come  giudizio finale…devo dire che i 32 anni sono stati piacevolmente sepolti da un’estate come non si vedeva da molti anni: tanta compagnia, momenti romantici, spiagge d’incanto e decorose, spese contenute, ma non per questo all’insegna della economicità…questa vacanza mi ha dimostrato che è possibile in una vacanza fare pochi passi per trovarsi davvero bene e carichi di positività, senza allontanarsi mille miglia. La felicità è dietro l’angolo, mi sembra di aver capito, basta alzarsi dal letto un po’ presto, allontanarsi dalla riva della Vita senza preoccuparsi di non saper tornare, ma anzi, sperare di tornare in un tavolo pieno di compagni, vecchi, ritrovati, nuovi o improvvisati, come me ne ha regalati questa splendida estate 2013 .