PARTENZE DA ROMA: la preziosa forza del goodbye, (PER I FORRESTER )

Luglio, mese delle partenze e dei cambiamenti annunciati e sperati:
-il valore del goodbye-
 
Qualche anno fa una ispirata Madonna, stile Ray of light, cantava con degli strambi capelli lisci scuri,  il potere tantrico o cabalistico dell’addio in " the power of goodbye", DOVE, fra un bacio con risucchio ed una stretta  scacchieristica al povero Goran Visnich (futuro dott..Kovac di ER, per chi non lo sapesse) , si preoccupava di farci sapere come fosse importante nella vita SAPER DIRE ADDIO a persone e situazioni che non vanno più bene e che devono cambiare.
 
Emblematico in tal senso il riferimento agli SCACCHI nel video, che servivano a far capire come la vita si muova su una scacchiera invisibile dove il destino piano piano muove i pezzi e quando meno te lo aspetti ti porta su posizioni che prima o speravi o non immaginavi
 
 
Così capita che nello stesso mese, ben tre amici , ALBERTO, PIERANGELO E MICHELE si sono incamminati su strade diverse dalle solite, su caselle bianche o nere di una scacchiera immaginaria, mutando la loro posizione in modo deciso.
Se aggiungiamo che DAVIDE ha da tempo fatto una scelta analoga e che ANTONIO JR il 18 luglio partirà per la sardegna, il quadro che ne viene fuori per chi come Me e Ric ed il Fabbro resta è un pochettino desolante e a tratti allarmante.
E’ pur vero che PIER E ANTO JR TORNERANNO a settembre, DAVIDE forse, ed è pur vero che in fondo ALBERTO è a Parma, non in Sud Africa e Michele è vivo e vegeto a Macerata anche se pare scomparso, manco fosse un caso alla EX FILES.
 
EPPURE la parola goodbye che in inglese vuol dire tanto ADDIO che ARRIVEDERCI , incute sempre un pò di timore reverenziale, forse per la sua ambigua natura di allontanamento sia definitivo che permanente.
Così, nel dare il vero goodbye incerto e ambiguo al caro Alberto, che presto raggiungerà Parma per un lavoro che potrebbe, come non potrebbe, essere definitivo, ho riflettuto sul peso che GLI ALLONTANAMENTI CAUSANO ALLE PERSONE.
 
Lo ammetto sono sempre stato un sentimentale e gli addi, mi infastidiscono come gli arrivederci: ricordo scene di ALLONTANAMENTO MEMORABILI: quelle di due sconosciuti alla stazione di Bruxelles durante l’interrail: lui bacia lei dallo sportello del treno e poi nn fa che piangere per tutto il viaggio.
Poi, per tornare a fatti vicini ai nostri, il bacio di addio di Vero e Andrea sul portone di casa di lei, poco prima che partisse, l’arrivederci con fabiana prima del viaggio in Portogallo per ben due volte…
 
In queste come in altre occasioni mi sono sempre un pò commosso pensando che in fondo l’allontanamento implica il CAMBIAMENTO, per poi scoprire che è vero, ma non SI TRATTA SPESSO DI CAMBIAMENTI RADICALI, bensì si tratta dei CAMBIAMENTI SCACCHISTICI, dello spostamento strategico di vite per migliorare la condizione delle pedine.
 
L’idea, diffusa in certe persone, CHE TUTTO NON SARà MAI COME PRIMA, è in parte allarmante ed in parte BEN ACCETTA.
Nel caso di Alb per es. ERA NECESSARIO che trovasse finalmente una buona occasione lavorativa anche se lontano ed era INEVITABILE,per chi come me e Lui sapeva benissimo che il Lavoro può portare lontano lontano.
 
Quanto a Pier, discorso analogo: prima o poi le occasioni di crescere vanno favorite perseguite sfruttate, ben venga un allontanamento migliorativo per tornare ancora meglio. "Il mondo ci chiede sempre più competenza " mi ha detto ispirato Pier ed io gli credo, e non riesco neanche con lui ad essere triste.
 
Quanto a Davide, sicuramente l’allontanamento lavorativo non ha allentato il legame che ci univa già prima e lo stesso vale per Michele, che anche se lontano, quando lo si sente è come se fosse la Taylor di sempre.
Molti di loro torneranno con difficoltà a Roma o comunque sporadicamente, altri torneranno normalmente dopo le vacanze ed eppure
IO NON RIESCO A VIVERE la delusione e la PAURA di abbandono.
 
Questo perchè ho nella testa un PRINCIPèIO FONDAMENTALE ED INSICNDIBILE, per il quale NON HO BISOGNO DI VIVERE UN AMICIZIA quantitativamente piena di situazioni di incontro per sentirmi sicuro delle amicizie che ho.
 
So per certo che anche se per mesi non ci si vedrà o ci sentiremo meno l’affetto , come dice Ric, non è in discussione.
 
Quello che bisogna ricordare è il profondo senso di rispetto che deve unire persone come noi Forrester dispersi per la penisola, così tanto diversi, tanto per ricitare Ric, quanto vicini per affetto,  AL DI Là della distanza e di qualche scacchieristico goodbye.