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Recensioni incrociate n.1 – Il lato oscuro

Questo blog ha bisogno di qualcosa di nuovo, mi sono detto, e così ho pensato a questa nuova rubrica per tutti coloro che mi seguono o mi seguiranno. Si intitola Recensioni incrociate, ed ha un suo obiettivo semi-dichiarato. Intrecciare diverse recensioni per voi, in particolare su musica,film, telefilm,arte e teatro, tutto ciò che mi capiterà sotto mano, per dimostrare che tutta la cultura ha quelle CONNESSIONI fondamentali, che ci aiutano a dare un senso al nostro agire, al nostro pensare.
Liberamente ispirata alla rubrica STUFF I’VE BEEN READING di Nick Hornby sul The Believer (di cui sono un grande fan, ma non emulo) ecco per voi la prima delle Recensioni Incrociate, sperando che in essa qualcuno trovi ispirazione, scopra una canzone o un artista (come ha fatto la mia fedele fan Antonella qualche tempo fa) o soddisfi un curiosità o almeno una piccola connessione con qualcosa della propria Vita.

Libri masticati                                              Musica analizzata
Civiltà letteraria di Roma antica                 Birdy – Wings (Fire within- 2013)
Vita da Lettore- Nick Hornby
Senza Passato -Jess Walter

Telefilm Letti                                               Film approfonditi
Dexter 7                                                        La morte ti fa Bella (R. Zemechis – 1992)
The Bridge

Spettacoli Teatrali frequentati
Non appena riapre la stagione…

Civilt_letteraria1

Si comincia sempre con le origini.
Quando
 ero un ragazzino delle superiori, in un pretenzioso e spocchioso liceo privato di Roma, c’era stato assegnato in lettura (obbligata)  un libro che adoravo, benché fosse inviso ai più della mia classe per la sola colpa di essere il “libro in più, o di approfondimento” : lo chiamavamo “Lana Fellin” (il titolo era “Civiltà letteraria di Roma antica ma nessuno lo ricordava mai) e ricostruiva mirabilmente direi, alcuni passi di autori latini e greci con classici della letteratura moderna e contemporanea. Così capitava che ti chiedessi cosa potessero avere in comune Virgilio e Pascoli (o ne prendevi spunto per le famigerate Tesine interconnesse dell’ultimo anno), o Senofonte e Camus, mentre non restavi troppo agghiacciato per le analogie Saffo- Virginia Wolff (ogni epoca ha una lesbica famosa, nel nostro caso è Xena- principessa guerriera).
Ecco. Lana e Fellin mi hanno insegnato a ragionare su quanto il mondo sia connesso e richiami in continuazione alcuni principi e idee di base confrontandole per confutarle o semplicemente RIVISITARLE: così è nata questa rubrica di APPROFONDIMENTO e ricerca di CONNESSIONI.

Una_vita_daLettoreUn altro padre fondatore della rubrica è Nick Hornby cui mi ispiro per la Forma, più che per la Sostanza: recentemente ho terminato Una Vita da Lettore (The complete polysyllabic spree, 2006) e l’ho trovato bellissimo e approfondito, un’analisi impietosa e umoristica della letteratura britannica e americana (ma non solo). Si tratta di una raccolta degli articoli scritti per la rivista The Believer e precede l’analogo  Sono tutte storie (More Baths, Less Talking, 2012), ed io ci naufrago letteralmente dentro, credetemi, è una summa filologica e didascalica della letteratura e, conseguentemente  della società contemporanea. Dei miti della letteratura e degli autori sconosciuti, tutti sotto la lente e la penna impietosa e falsamente bonaria di Hornby.
All’interno di Vita da lettore ho trovato riferimenti ad autori stranieri molto interessanti, da Patterson a Harrys Rober senza dimenticare l’onnipresente Dickens (da segnalare l’analisi di David Copperfield pg 75), indimenticabile!

senza-passato-jess-walterE fra gli autori segnalati da Hornby ho trovato questo autore noir Jess Walter col suo Senza Passato. L’ho cercato in libreria ed ordinato anche in versione tascabile (costerà più inviarlo alla mia libreria che comprarlo in un supermercato, trovandolo per errore). In Senza passato un ex malavitoso entra nel programma di protezione testimoni, e finisce a dirigere un bar notturno frequentato da papponi e prostitute. Continua anche a commettere piccoli reati, non riuscendo a convivere col suo passato oscuro. In realtà l’uomo vorrebbe cambiare vita, decidere addirittura per quale presidente americano votare (un po’ una metafora sul “quale uomo diventerò” una volta cancellato quello che ho sempre conosciuto), ma il passato torna, eccome se torna e la disillusione sul proprio Io oscuro torna sempre a galla. Mirabile la prosa veloce e secca, incisiva in terza persona, impietosa con la realtà americana urbana più degradata degli anni 80. Un tuffo in una narrazione senza fronzoli che si apre all’introspezione del protagonista, perfettamente oscuro e a tratti confuso su ciò che era, ciò che ancora è. 

dexterNon è un caso che leggendo il breve testo di Senza Passato, pubblicato nel libro di Nick Hornby, non abbia potuto non notare le analogie del protagonista di Walter con il nostro Dexter telefilmico.
Ed è forse per questo che la fissa di avere questo libro è diventato un piccolo punto fermo di queste settimane.
Dexter è arrivato alla Settima stagione, e che dire, c’era da tirare a lucido una serie che volge alla conclusione (la prossima è l’ultima stagione). Nella settima stagione che sto attualmente vedendo)  il nostro Dex ritorna alle performance delle prime due stagioni. Oscuro, impietoso, schiavo del suo passeggero oscuro come il protagonista di Jess Walter.
Hanna mcKayDexter Morgan non ha paura della mafia russa a cui ha fatto “uno sgarbo”, teme di più le invettive della sorella che ora “sa tutto” e che gli chiederà di “do what you do”, ovvero l’omicidio di Hanna Mc Kay, la femme fatale della stagione, di cui però Dex è innamorato. Addirittura si parla di “Chemistry” in Dexter, per definire l’Amore, quasi fosse una reazione fra fattori “che una volta messi insieme non possono separarsi”. Una citazione che ben riassume la tensione psicologica di Dex con gli esseri umani, a tratti repulsiva (con la sorella) o attrattiva, e per questa pericolosa, con la inadatta Hanna, avvelenatrice per interesse, ammaliante come una pianta velenosa. 

the_bridge2Ma se parliamo di donne inquietanti non possiamo non notare la protagonista di The Bridge,  capolavoro estivo di Fox Crime, ancora in passaggio sui canali Crime di Sky.
In The Bridge si racconta con una fotografia inquietante e simbolica i delitti “senza nome” che avvengono fra Messico e America, quella zona di passaggio, ben rappresentato da un ponte che collega le due nazioni e da cui passano clandestinamente e non, puttane in cerca di redenzione,malavitosi,spacciatori,emarginati, perseguitati. Trama secca, quasi esangue come nei migliori Crime. Ben scritto, ottimamente recitato e terribilmente REALE tanto è legato alla reale cronaca nera americana. 

The-Bridge-série

Diane Kruger (Troy e Bastardi senza gloria) interpreta Sonya Cross detective americana fredda e distaccata, incapace di mostrare alcuna forma di affettività per gli altri (forse perché scossa dalla morte violenta di una sorella).Dedita solo al lavoro, come Dexter, Sonya Cross di The Bridge è maniacalmente attaccata alle regole, e si troverà a collaborare con un Detective messicano Marco Ruiss (tutto lavoro e famiglia, scarsamente rispettoso delle regole MA NON per questo DISONESTO)  su alcuni casi di morte violenta di giovani donne messicane, schiave della tratta di esseri umani che si svolge proprio al confine tra Texas e Messico. Si intrecciano così le vicende dei poveri emarginati messicani e quelle dei due protagonisti fra cui non c’è alcuna attrazione (così si evitano i cliché alla Bones) . I due rappresentano piuttosto un giusto confronto fra modelli opposti di legalità e visione del mondo.
Sonya Cross è così una sorta di Dexter “dei buoni”,  petulante e dedita alla sua Missione (il Lavoro). Un’anima incapace di provare quella Chimica di cui parla Dexter, in quanto repellente ad ogni forma di contatto ed empatia. 

morte_tifabellaDunque, tutti abbiamo un Passeggero oscuro: c’è chi lo regola come Dexter, chi ci convive come Sonya di The Bridge e chi ci ride su.
Ne “La Morte ti fa bella”, capolavoro di Zemechis del 92, recentemente rivisto, ci si impunta sul nodo Bellezza=Ossessione, ma sullo sfondo c’è un perfido risvolto ironico sul Passeggero oscuro delle due protagoniste, Madeline Ashton ed Helen Sharp (interpretate da  Merly Streep e Goldie Hawnn) che danno forma agli istinti più bassi di una donna, a quel Bisogno di amore, che nasconde anche bisogno di Acclamazione e Riconoscimento, sostenuto da una necessaria Perfezione a tutti i costi, che porta al necessario Calpestio del maschio, per la sopravvivenza e l’affermazione del proprio Io. Il cambio di aspetto, la tensione verso l’eterna giovinezza non è che un emersione di un Io inappagato, non troppo dissimile a quello di Dexter (che si sfoga col sangue delle vittime) e che nel caso delle due Signore, si risolve nella ricerca della Bellezza sempiterna. Si tratta di un’altra Ossessione come quella di Dex per il sangue. E questa oscura Perversione buca sempre lo schermo. Zemechis ci ride su, ma a pensarci c’è una certa tensione distruttiva nella Apparenza: per essa si uccide, o si muore (senza morire mai) piuttosto. E l’ossessione per l’Apparenza è proprio il feticcio del Passeggero oscuro delle due protagoniste, che le porterà alla dannazione, come per Dexter l’ossessione per la Morte.

birdy_wingsIn chiusura sempre sulla falsa riga del tema “Luci-ombre” cito il bel testo di “Wings” ultima canzone della cantante britannica Birdy: si tratta del primo singolo tratto dal secondo album (Fire within – Settembre 2013) dell’artista, rivelazione in Gran Bretagna. Birdy canta da qualche anno ed è conosciuta per lo più su YouTube e per lo più dagli amanti del genere introverso britannico (mi riferisco ad artisti come Ed Sheran e Tom Odell). Ha partecipato (a notte fonda) all’ultimo Sanremo (in pratica ero sveglio solo io ad aspettarla) con il suo singolo di punta del 2012, l’inquietante Skinny Love (fra l’altro usata nel Promo di Private Practice 6), cover di un pezzo orripilante di Bon Iver, e ripresentato in una chiave acustica che lascia senza fiato. Dopo un primo album di cover e pezzi originali, Birdy sta per pubblicare un album di pezzi più maturi e sempre più introversi (in uscita il 23 settembre). con una prosa semplice e suggestiva.

Questo nuovo pezzo, Wings che resta più in testa di altri, presenta alcuni passaggi che mi hanno letteralmente stregato e che mi hanno comunicato questa forte tensione fra Oscurità e Luce .
wings_cast“Quando le luci calano ci sentiamo perduti”  si afferma, ed allo stesso tempo, “Voglio solo stare al tuo fianco”, ricordare i momenti più belli, dove si è ballato sopra le auto, sotto un miliardo di stelle… Se si potesse volare via…
In una prospettiva onirica, il video presenta una festa bizzarra dove i partecipanti sono tutti vestiti in modo eccentrico, in cui Birdy appare in dormiveglia e  frastornata, in cerca di qualcosa, di una dimensione: è questa la condizione dei tanti Dexter e Sonya Cross, vivere in un mondo di normali e sentirsi fuori-posto, incapaci di divertirsi, di lasciarsi andare, alla disperata ricerca di qualcuno che comprenda la nostra insofferenza maestosa al momento in cui le ombre calano e la disillusione faccia posto nel cuore.

Wings –  Birdy

Sunlight comes creeping in                                  La luce del sole arriva strisciante
Illuminates our skin                                                 illumina la nostra pelle
We watched the day go by                                 guardiamo i giorni procedere
Stories of what we did                                        e le storie che abbiamo lasciato
It made me think of you                                         ciò mi fa pensare a te…
It made me think of you

Under a trillion stars                                          Sotto un miliardo di stelle
We danced on top of cars                                abbiamo ballato sopra le auto
Took pictures of the state                                 abbiamo fatto foto del posto
So far from where we are                                 lontano in cui siamo
They made me think of you
They made me think of you

[Chorus]
Oh lights go down                                                   Oh, le luci si abbassano
In the moment we’re lost and found                    In quel momento siamo perduti
I just wanna be by your side                                 Voglio solo stare al tuo fianco
If these wings could fly                                          se queste ali potessero volare

Oh damn these walls                                        Dannate pareti
In the moment we’re ten feet tall              In questo momento siamo a dieci piedi dal suolo
And how you told me after it all                      e come mi hai detto, dopo tutto
We’d remember tonight                               ci ricorderemo di questa notte
For the rest of our lives                                  per il resto della nostra vita

[Verse 3]
I’m in the foreign state                                                                                      Sono in uno stato straniero
My thoughts they’ve slipped away                                                                   I miei pensieri sfuggono via
My words are leaving me                                                                               Le parole mi abbandonano
They caught an airplane                                                                                     hanno preso un aereo
Because I thought of you                                                                                  perchè penso a te
Just for the thought of you                                                                                solo perché penso a te

[Chorus]
Oh lights go down
In the moment we’re lost and found
I just wanna be by your side
If these wings could fly

Oh damn these walls
In the moment we’re ten feet tall
And how you told me after it all
We’d remember tonight
For the rest of our lives

If these wings could fly

[Chorus]
Oh lights go down
In the moment we’re lost and found
I just wanna be by your side
If these wings could fly

Oh damn these walls
In the moment we’re ten feet tall
And how you told me after it all
We’d remember tonight
For the rest of our lives